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Emergenza sanitaria a Pantelleria. Sindaco e forania convocano un’assemblea pubblica

 

C O M U N I C A T O  S T A M P A

 

I recenti fatti di cronaca avvenuti a Pantelleria, con il decesso della piccola bimba di un anno e otto mesi, mentre veniva trasportata all’ospedale “Cervello” di Palermo, pongono urgentemente e drammaticamente il tema dell’emergenza ospedaliera a Pantelleria.

“Soffriamo un deficit strutturale non più tollerabile” dichiara il Sindaco Salvatore Gabriele, che aggiunge: “Non siamo adeguati ad affrontare neanche le più semplici emergenze sanitarie. Non abbiamo un pediatra, mezzi di soccorso funzionanti, e in tutta l’isola c’è un solo anestesista”.

 

“Non si può morire per una broncopolmonite. Non si può morire così” dichiara Gabriele. L’Amministrazione Comunale di Pantelleria si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario che dovesse scaturire dalla inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Palermo.  “E’ per questo che chiediamo anche, da subito, la sospensione del medico che si è reso responsabile di quanto accaduto”.


Ma il Sindaco Gabriele, oltre alle responsabilità penali, mette in risalto anche le responsabilità politiche: “Da mesi interloquiamo con gli organi dell’Assessorato alla Sanità, ma oggi non vogliamo più promesse, solo certezze. Non ci interessa come si chiama il nostro ospedale, che tipo di struttura è nei piani della Regione Siciliana, ma pretendiamo il rispetto dei nostri diritti,  e vogliamo gli uomini e i mezzi necessari per garantire il nostro diritto alla salvaguardia e alla tutela della salute umana. Qui accade di tutto, e nessuno ci aiuta”.

 

Il Sindaco e la forania di Pantelleria hanno convocato congiuntamente un’assemblea pubblica per lunedì 28 Dicembre, di mattina, presso i locali della sala del Consiglio Comunale.

La collettività pantesca si confronterà sulle azioni più opportune per fare sentire la propria voce in merito alla drammatica crisi sanitaria dell’isola.

 

L’ufficio stampa

 

Commenti

Elena Cornado

2010-01-01 23:54

Condivido le parole del sindaco sopratutto quando dice pretendiamo il rispetto dei nostri diritti... Non credo sia ammissibile sentirsi rispondere da un'infermiera che non ha tempo di cambiare un paziente e poi percorrere il corridoio del reparto e scoprire la collega che ricama!!!! Ci si lamenta della carenza del personale e poi si ha tempo di fare altro??? Ogni paziente, giovane o anziano che sia, credo abbia il diritto di essere assistito alla perfezione, soprattutto, quando in reparto sono presenti pochi malati! Per fare grandi opere credo sia necessario partire dalle piccole... Grazie